COME STUDIARE. I metodi. 2

Agile, sintetico, ma più direttivo è il libro di Uelaine Lengefeld Imparare a studiare. Come apprendere di più, più rapidamente e più a fondo (FrancoAngeli, 1995).
Per la Lengefeld "Gli studenti, in larga maggioranza, non apprendono degli 'skills' (competenze, abilità) di studio efficaci. Ne consegue che non sfruttano mai interamente le loro possibilità potenziali".

Gli studenti che imparano delle efficaci strategie di studio aumentano la fiducia in se stessi e riducono l'ansia.

Per studiare con successo è anzitutto necessario possedere una forte motivazione, un atteggiamento costruttivo verso lo studio e inviare continuamente dei messaggi positivi al proprio inconscio.

Lo studio richiede fatica e, non di rado, la capacità di sopportare la noia. Sarà bene, dunque, prendere coscienza della realtà e cominciare col dire dei no a se stressi, disporsi a qualche rinuncia in vista di importanti traguardi. 
In altre parole, lo studente deve sforzarsi di organizzare in modo ottimale il proprio tempo, molta parte del quale verrà destinato allo studio, senza trascurare tuttavia anche l'esigenza di ricrearsi e di divertirsi.

Si tratta di programmare con precisione gli orari di studio, di ripassare gli appunti presi in classe, prima di mettersi a studiare, di sfruttare persino i tempi morti (per esempio i trasferimenti) per ripassare o per dare una sbirciata ai testi scolastici.
Occorre però anche rilassarsi, svagarsi e premiarsi per il lavoro svolto.

Molto importante, ai fini di un buon profitto scolastico, è acquisire una tecnica efficace di prendere appunti.
Sarebbe bene arrivare a scuola già preparati sugli argomenti di cui tratta la lezione del giorno, occupare le prime file, frequentare gli studenti più brillanti, trascrivere ogni cosa il professore scriva sulla lavagna.
Mentre l'insegnante spiega, trascrivere soltanto i concetti fondamentali perché è impossibile e improduttivo trascrivere la lezione parola per parola. Per velocizzare la propria scrittura è necessario semplificarla e ricorrere ad abbreviazioni. Per esempio cominciando ad omettere le vocali.
Lo studente infine deve imparare a elaborare e organizzare i propri appunti in modo chiaro.

Un'altra importante abilità da acquisire è quella di sapere leggere un testo complesso, come in genere sono quelli scolastici, in modo efficace. L'autrice suggerisce il metodo VFL2R, ossia:

  • Visione d'insieme: dare una rapida scorsa ai titoli dei capitoli, a diagrammi, grafici, figure, sezioni introduttive e conclusive
  • Formulate delle domande: usando i termini chi, che cosa, quando, dove e come, trasformare ogni titolo in una domanda
  • Leggete e sottolineate: sottolineare solo dopo aver letto il paragrafo; usare numeri, linee verticali, asterischi, circoli, riquadri; riportare commenti sui bordi del testo; usare l'evidenziatore, sottolineare definizioni ed esempi
  • Ripetete e scrivete: ripetere ad alta voce le risposte e scrivere una frase riassuntiva per ogni paragrafo letto
  • Ripassate: rileggere ogni titolo principale, ripassare le parti sottolineate ed evidenziate; rispondere alle domande formulate in precedenza per ogni paragrafo

Per una buona riuscita negli studi è bene allenare la memoria. Scrive la Lengefeld: "Ripassare i contenuti memorizzati entro ventiquattr'ore è il modo più efficace per padroneggiarli".
Importante è perciò ripetere le lezioni ad alta voce e farsi delle domande su quello che si sta studiando. Cercare di coinvolgere tutti i sensi. Esistono semplici mnemotecniche, alle quali ricorrevano anche gli antichi oratori, che, utilizzando associazioni, agganci, parole chiave, rime, aiutano a ricordare. Per memorizzare meglio, utili si rivelano anche schemi, diagrammi, mappe.

Infine, per ridurre lo stress da esami, si può ricorrere a semplici tecniche di rilassamento, oggi disponibili anche in comodi supporti audiovisivi.

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Pagina aggiornata il 16.08.08
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