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Assistenza infermieristica nella riabilitazione del paziente con emiplegia. ELIMINAZIONE

DIAGNOSI RISORSE OBIETTIVO AZIONI VALUTAZIONE
scarsa eliminazione urinaria dovuta all'alterazione del controllo nervoso sullo sfintere uretrale infermiere, paziente il pz. raggiunge la continenza parziale o totale stimolare il pz. a 
segnalare la propria necessità di mingere

accompagnarlo in bagno
o fornirgli storta e 
padella a intervalli regolari
(terapia comportamentale)

utilizzare, se occorre, i necessari ausili per impedire che il pz. si bagni (pannolone, condom, tamponi, ecc.)

il pz. riesce ad urinare abitualmente nella storta, padella, WC

riduzione degli episodi di incontinenza

 

potenziale scarsa eliminazione urinaria per riduzione dell'apporto idrico

 

infermiere, paziente, familiari

 

il pz. si idrata adeguatamente

 

disporre le bevande a portata del pz.

sollecitarlo ad idratarsi
 più volte al giorno ingerendo almeno 1,5 lt
di liquidi (salvo controindicazioni)

educare utente e familiari sull'importanza di un'adeguata assunzione di liquidi 

 

la persona assistita beve 1,5 lt di acqua al giorno

urina ogni 6 ore

parametri ematochimici nella norma

non sviluppa infezioni urinarie

 

potenziale infezione urinaria

 

infermiere

 

prevenire l'insorgenza di infezioni urinarie

 

rispettare e far rispettare ad utente e familiari le regole dell'asepsi

idratare adeguatamente l'utente suggerendogli l'assunzione di cibi ricchi di vitamina C per mantenere acide le urine

evitare la ritenzione urinaria, sincerandosi che l'utente urini ad intervalli di 5-6 ore e, se necessario, stimolandolo:
- facendo scorrere acqua nel lavandino;
- praticando lievi frizioni o percussioni sovrapubiche

eseguire i necessari prelievi per esami colturali

se l'utente ha un catetere vescicale a permanenza, mantenere un sistema di drenaggio a circuito chiuso

 

esame colturale negativo

temperatura corporea nella norma

 

scarsa eliminazione
 fecale dovuta a ridotta mobilità o dieta inadeguata

 

infermiere, familiari

 

la persona assistita ripristinerà le abitudini precedenti l'evento patologico

 

stimolare il pz. a modificare la sua dieta, incrementando l'apporto di liquidi e di alimenti ricchi di fibre

ricorre a manovre di stimolo come ad esempio il massaggio della cornice colica

mettere l'assistito nella posizione più comoda per evacuare (es.: comoda)

ricorrere soltanto in caso di stipsi persistente all'uso di blandi lassativi orali, di supposte di glicerina, di microclismi, di clisteri ipertonici (es.: Clisma-Fleet), nell'ordine proposto

 

la persona assistita riprende la frequenza abituale di evacuazione


Pagina aggiornata il 04.03.2003
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